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5.11.2006
Teorie dei campi: teorie o modelli?

C’è ancora molto da scoprire in fisica, ha spiegato Edouard Brézin al pubblico del Festival della Scienza di Genova, dove il fisico francese – professore presso l'Université Pierre et Marie Curie di Parigi – ha raccontato gli sviluppi delle due teorie dei campi che stanno alla base della scienza moderna, l'elettromagnetismo di Maxwell e la gravità di Einstein.

«Maxwell è stato il primo a comprendere che la luce è un fenomeno elettromagnetico che si propaga per onde, come un sasso lanciato nell’acqua». Una teoria confermata da Hertz e completata da Michelson e Morley, che scoprirono come queste onde si possono propagare anche nel vuoto. «Questi “eroi della scienza” hanno messo in crisi le leggi di Newton sulla meccanica. Una crisi risolta da Einstein in favore dell’elettromagnetismo». Studiando l’effetto fotoelettrico, il fisico tedesco si rese conto della necessità di una visione duale della luce, dal momento che essa si comporta sia come onda che come fotone, «e recuperò la visione di Newton della luce come palla di fucile». Einstein si dedicò allora all’elaborazione di una nuova teoria della gravità che considerasse Maxwell, «basata su onde gravitazionali che si propagano nel vuoto. Un effetto mai esaminato sulla Terra, malgrado Francia e Italia, proprio allo scopo di osservare la teoria dei campi gravitazionali, stiano collaborando al progetto Virgo».


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Bilancio 2006
Pił di 60.000 biglietti venduti, 250.000 presenze agli oltre 350 eventi nelle 90 sedi del Festival...
Il Festival della Scienza ringrazia il pubblico e dą appuntamento al 2007, per una nuova edizione in nome della "Curiositą".