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2.11.2006
Alla Commenda di San Giovanni di Pré

Anche quest’anno diverse delle mostre in programma al Festival della Scienza di Genova sono state ospitate nella suggestiva cornice della Commenda di San Giovanni di Pré.

Al primo piano dell’antico edificio medioevale è allestita Cambio di clima, insieme di exhibit che intende educare i bambini all’utilizzo maturo dell’energia, mostrando loro gli effetti dei cambiamenti climatici provocati dall’effetto serra. Nata dalla collaborazione fra Legambiente ed Enea, l’esposizione punta decisamente sul gioco educativo, per esempio attraverso il quiz Più caldo, più freddo. I temi affrontati sono molteplici, dai combustibili fossili alle rinnovabili. «I piccoli visitatori sono già abbastanza preparati, ma fanno un po’ di confusione», confessa Giulia Cozzino, una delle animatrici, «ad esempio sono convinti che l’Italia sia una grande produttrice di eolico e solare». Per capire come combattere i comportamenti dannosi per l’ambiente sono previsti un approfondimento sui protocolli internazionali – Rio e Kyoto – e la sezione Energivoro o efficiente?. «Qui analizziamo le modalità quotidiane di utilizzo dell’energia. Chiediamo ai visitatori se sono arrivati al Festival in autobus o in treno, se a casa lasciano accesa la luce in camera oppure no». Nella sala accanto, con il contributo di Ikea, è possibile sperimentare un prototipo di casa “a basso impatto energetico”: «elettrodomestici di classe A, lampadine CFL e tanti consigli preziosi». Come sbrinare spesso il frigo o non utilizzare l’opzione asciugatura dei piatti della lavastoviglie. Un ultimo exhibit, in collaborazione con il Muvita, spiega cosa sia l’impronta ambientale e come diminuire lo spreco delle risorse prendendo come spunto il semplice esempio di un picnic in campagna.

Luce bianca e infrarossi sono al centro della mostra Raggio di Luce con i suoi illuminatòri. «È un approccio alla conoscenza, ci piacerebbe che i bambini uscissero col piacere di indagare ancora», spiega Maddalena Tedeschi, pedagogista del Comune di Reggio Emilia. L’ingresso è uno spettacolare “tunnel di luce”. All’interno si gioca con i materiali: un CD – che scompone la luce in arcobaleno – o una goccia d’acqua posata su uno specchio per visualizzare il prisma dei colori. Come in un biliardo virtuale, ci si può divertire a far rimbalzare un raggio di luce su specchi semoventi, che devono catturarlo e indirizzarlo a colpire un led in cinque passaggi. Ma c’è anche la luce invisibile – gli infrarossi – ed il relativo “tunnel del buio”: una volta entrati bisogna evitare le “trappole”, saltando a destra e sinistra come un ladro nei film hollywoodiani. Dopo il festival l’atelier approderà al Centro Internazionale Loris Malaguzzi di Reggio Emilia, nato proprio per valorizzare la cultura e la creatività dei bambini.

Microscopici coinquilini, come suggerisce il nome, accompagna invece i visitatori alla scoperta di tutte quelle infinitesimali forme di vita che – a prescindere dal fatto che noi lo vogliamo o no – abitano le nostre case. «Ce n’è per tutti i gusti», commenta Doriana Rodino dell’Associazione Culturale Micologica “Il quinto regno” di Pavia: «funghi, batteri, acari, alghe, muffe…». Per imparare a conoscerli sono stati ricreati tre ambienti delle nostre abitazioni con i rispettivi microrganismi che li caratterizzano. «In cucina ce ne sono di utili, come il lievito, il batterio dello yogurt o la muffa del gorgonzola. E di pericolose, come la salmonella o lo stafilococco». In bagno si fa conoscenza con le alghe, mentre in un salotto ricreato per l’occasione un acaro formato gigante dorme tranquillo sul divano: nessuno osa avvicinarsi. Ma come reagisce il pubblico? «I bambini in modo molto positivo», risponde Doriana, «alcune signore invece si terrorizzano e vogliono tornare subito a casa a sbattere i tappeti!».




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Bilancio 2006
Più di 60.000 biglietti venduti, 250.000 presenze agli oltre 350 eventi nelle 90 sedi del Festival...
Il Festival della Scienza ringrazia il pubblico e dà appuntamento al 2007, per una nuova edizione in nome della "Curiosità".