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1.11.2006
Dove nascono le teorie
Chi ha sempre creduto che il progresso seguisse una linea continua, come un grafico in costante ascesa, durante l’incontro con Enrico Bellone al Festival della Scienza di Genova avrà avuto modo di ricredersi. Il direttore de Le Scienze ha infatti presentato all’Auditorium di Palazzo Rosso il suo ultimo saggio, L’origine delle teorie (Codice Edizioni, 2006), in cui la storia delle idee scientifiche viene analizzata con l’ausilio di un modello darwiniano. «Per Bellone le idee si evolvono, dimostrando capacità adattative», commenta Telmo Pievani. Ne viene fuori una teoria naturalistica della conoscenza, basata su un approccio di tipo evoluzionistico. «Un approccio che garantisce un robusto antidoto a quelle ricostruzioni della storia della scienza basate sull’idea dell’inevitabilità del progresso», chiosa Pievani, che sottolinea come vi siano invece microstorie, derive, contraddizioni.
«Riassumo il problema con una domanda antica», annuncia Bellone. «Come facciamo a conoscere? Una risposta a tale interrogativo fu fornita da Cartesio. Il suo modello scindeva la conoscenza in due tappe nettamente separate. Nella prima i nostri organi raccolgono informazioni: stimoli gestiti in modo puramente meccanicistico, in serie. Dare significato a queste informazioni è invece compito dell’anima. Un’entità non materiale: la mente, prerogativa dell’uomo». Ora noi sappiamo, grazie al progresso delle neuroscienze, che le cose non stanno così. Nel cervello non esiste infatti una “zona terminale” dove si dà un senso agli stimoli, come pensava Cartesio: l’informazione circola in parallelo. «Non abbiamo più bisogno del concetto di “mente”: è tutto risolto nella chimica-fisica delle sinapsi». Lo ha dimostrato il Nobel Eric Kandel: «sono sufficienti due neuroni e una sinapsi per avere sia l’apprendimento che la memorizzazione dell’esperienza».
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Bilancio 2006
Più di 60.000 biglietti venduti, 250.000 presenze agli oltre 350 eventi nelle 90 sedi del Festival...
Il Festival della Scienza ringrazia il pubblico e dà appuntamento al 2007, per una nuova edizione in nome della "Curiosità".
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