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Conferenza

il 3 novembre, alle 21:00

Magazzini del Cotone, sala Scirocco e Libeccio, modulo 9, terzo piano
via Magazzini del Cotone - Area Porto Antico

Senso comune e verità scientifica
Dal mondo alla mano al mondo ultrasensibile. Un confronto tra scienza e filosofia
Florinda Cambria, Carmine Di Martino, Rocco Ronchi. Modera: Carlo Sini

Da 15 anni

L’incontro affronta un tema tradizionale e centrale relativo al confronto critico, ma anche collaborativo, che da tempo si svolge tra filosofia e scienza: la differenza tra il mondo e le sue cose – comprese le persone – così come si incontrano nell’esperienza comune del vivere quotidiano, e il mondo e gli oggetti delle teorie scientifiche. Antico dibattito già diffuso nel mondo antico poi rinnovatosi in età moderna, quando la “scrittura matematica” della scienza fece consapevole divorzio dai saperi filosofico-letterari.
Nel corso del ‘900, Einstein osservava che il successo della conoscenza scientifica costituiva un fatto enigmatico ovvero “la cosa più incomprensibile dell’universo”; e il filosofo e scienziato Alfred North Whitehead era solito affermare che le “danze di elettroni” ricordavano al senso comune qualcosa come “un racconto di fate”, ovvero una storia immaginaria e fantastica, anche se la potenza di questi racconti e il loro successo sono indiscutibili.

Florinda Cambria
Ha conseguito a Milano il titolo di Dottore di Ricerca in Filosofia. I suoi lavori sono incentrati sulla figura di Antonin Artaud, alla quale ha fornito contributi di grande originalità e spessore: “Corpi all’opera. Teatro e scrittura in A. Artaud” (Jaca Book, 2001), “Far danzare l’anatomia. Itinerari del corpo simbolico in A. Artaud” (Ets, 2007). Ha inoltre curato la traduzione italiana del secondo tomo della “Critica della ragione dialettica” di Sartre (Marinotti, 2006).

Carmine Di Martino
Insegna Propedeutica Filosofica all’Università Statale di Milano. Il suo lavoro è noto anzitutto per i contributi offerti alla fenomenologia husserliana e all’ermeneutica heideggeriana. Ha affrontato i problemi del linguaggio, della scrittura e della genesi dell’autocoscienza, fornendo originali interpretazioni di Marshall McLuhan nel saggio “Il medium e le pratiche” (Jaca Book, 1998) e di Jacques Derrida in “Oltre il segno” (Franco Angeli, 2001). Il lavoro più recente è “Segno, gesto, parola” (Ets, 2005) in cui delinea una personale visione genealogica dell’esperienza.

Rocco Ronchi
Insegna Filosofia Teoretica all'Università dell’Aquila degli Abruzzi e Scienze della Comunicazione alla Università Bocconi di Milano. Al problema della comunicazione ha fornito un contributo di grande originalità col volume “Teoria critica della comunicazione” (Bruno Mondadori, 2003). Si è dedicato al pensiero francese contemporaneo (Henri Bergson, Georges Bataille, Emmanuel Lévinas, Maurice Blanchot) approfondendo i temi del linguaggio e della scrittura. Nel 2001 la sua proposta teoretica originale è approdata al volume “Il pensiero bastardo” (Marinotti, 2001). Il suo libro più recente è “Libero pensiero. Lessico filosofico della contemporaneità” (Fandango Libri, 2006).

Carlo Sini
Insegna Filosofia Teoretica all’Università Statale di Milano. Accademico dei Lincei, ha tenuto corsi, seminari e conferenze negli Stati Uniti, Argentina, Canada, Spagna e in altri paesi europei. Ha collaborato con le pagine culturali de “Il Corriere della Sera”. È autore di una quarantina di volumi. Tra i più recenti: “Il gioco del silenzio” (Mondatori, 2006), “Teoria e pratica del foglio-mondo” (Laterza, 2007), “Eracle al bivio” (Bollati Boringhieri, 2007).

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