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5.11.2006
Lisa Randall, la teorica delle extra dimensioni
«Stiamo per entrare in una nuova era della fisica», annuncia al Festival della Scienza di Genova Lisa Randall, uno dei più celebri fisici al mondo, prima donna ad aver ottenuto la cattedra di Fisica Teorica all’Università di Harvard. «Non vi presento il suo curriculum, altrimenti perdiamo metà serata», avvisa Manuela Arata rivolgendosi al folto pubblico riunito nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, «basti sapere che la sua ultima fatica letteraria, Passaggi curvi (Il Saggiatore, 2006), è stato definito dal New York Times uno dei 100 libri più influenti al mondo ».
L’affascinante teoria della fisica americana stabilisce che nello spazio vi siano ben più di tre dimensioni. «Non è un’idea pazza», avverte, «e forse nei prossimi cinque anni saremo in grado di dimostrarlo». Per spiegare la sua tesi, Randall richiama la teoria delle stringhe: «non ci sono prove, è un “puzzle teorico”», avverte. «Sappiamo che la meccanica quantistica e la relatività sono incompatibili nell’infinitamente piccolo»: serve dunque una teoria onnicomprensiva che integri quantistica, relatività e gravità, «e sembra che le stringhe possano funzionare». Uno dei punti salienti consiste nell’ipotesi che esistano dimensioni extra, rispetto alle tre tradizionali, capaci di collegare fra loro le particelle. «Solo così potremmo infatti risolvere questioni rimaste in sospeso dall’introduzione del Modello Standard tridimensionale. La complessità del nostro universo deve prevedere più dimensioni». Perché non riusciamo a vederle, allora? «Forse l’elettromagnetismo funziona solo in tre dimensioni», ipotizza Randall, «e poiché vediamo grazie alla luce, è il motivo per cui ne notiamo solo tre».
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Bilancio 2006
Pił di 60.000 biglietti venduti, 250.000 presenze agli oltre 350 eventi nelle 90 sedi del Festival...
Il Festival della Scienza ringrazia il pubblico e dą appuntamento al 2007, per una nuova edizione in nome della "Curiositą".
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