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26.10.2006 Il vicepresidente ERC Helga Nowotny, a Genova per il Festival della Scienza, spiega come passare “Dalla curiosità alla scoperta, all’innovazione” Nella giornata inaugurale del Festival della Scienza di Genova, giovedì 26 ottobre, Helga Nowotny, vicepresidente e membro fondatore del Consiglio Europeo delle Ricerche (ERC), affronta nell'Aula Polivalente di San Salvatore un tema controverso e attuale. Dalla curiosità alla scoperta, all’innovazione approfondisce i legami fra queste tre componenti nelle società contemporanee. «La scienza ha un rapporto intenso con la curiosità, così come lo ha l'arte - esordisce la relatrice - Ma la curiosità è una forza potente perché non conosce limiti, è insaziabile ed è amorale, senza precisi vincoli etici. Per questo è sempre stata avversata dalle istituzioni religiose». La Nowotny individua un ruolo per la società proprio a parziale limitazione di questa mancanza di regole. «La curiosità va in qualche modo indirizza a in una precisa direzione e guidata da considerazioni di carattere etico. Inoltre, in un contesto democratico, i risultati delle ricerche prodotti dalla curiosità umana devono essere condivisi da tutti». Le restrizioni imposte, comunque, vanno dosate con attenzione: «perché troppa pressione impedisce la nascita del "momento intuitivo", base di ogni nuova scoperta». Ed è l'intuizione, spesso quella di un solo istante, il fattore scatenante delle idee più geniali che producono vere innovazioni. Un istante non sempre ricordato con precisione dallo scienziato. «Spesso si scopre qualcosa quasi per caso - spiega Nowotny - L'apertura mentale e un ambiente di lavoro idoneo contribuiscono a maturare la consapevolezza di quanto sia importante ciò che si è scoperto». scarica il comunicato completo in pdf (77 KB)
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