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28.10.2006
Fenomenologia degli specchi. Ma invertono davvero?
Torna, nella terza giornata del Festival della Scienza, il tema dello specchio: la Sala Maestrale dei Magazzini del Cotone - Area Porto Antico, ha visto oggi il semiologo Umberto Eco e gli esperti di scienze cognitive Ivana Bianchi e Ugo Savardi parlare di Fenomenologia degli specchi. Ma invertono davvero?, in uno degli eventi collegati alla mostra sulla fisica della riflessione allestita a Palazzo della Borsa.
Il direttore del Festival Vittorio Bo ha aperto l’incontro ringraziando Eco: «perché anche le sue idee - dice - hanno ispirato la realizzazione di questa manifestazione». Lo specchio mente o è sincero? Ci dà una visione invertita della realtà o sono i nostri sensi a ingannarci? È Umberto Eco ad avviare la conversazione: «Stasera non parlerò dello splendore di alcuni specchi barocchi, o degli effetti straordinari dello specchio concavo o convesso. Parlerò dello specchio comune, quello che abbiamo tutti sopra il lavabo: è bastato un oggetto come questo a far sognare poeti come Borges». Nonostante la linea di pensiero sostenuta da studiosi come Lucrezio e Kant, per cui lo specchio non rende un’immagine fedele della realtà, il semiologo è convinto che esso non menta. «Siamo noi, piuttosto, a ingannarci. Guardarsi allo specchio, per l’uomo come per la scimmia, è un’esperienza istintiva, un primum, una sorta di protesi del sé. I problemi iniziano quando entra in gioco il pensiero: in sostanza, lo specchio è un oggetto che usiamo bene e pensiamo male».
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Bilancio 2006
Pił di 60.000 biglietti venduti, 250.000 presenze agli oltre 350 eventi nelle 90 sedi del Festival...
Il Festival della Scienza ringrazia il pubblico e dą appuntamento al 2007, per una nuova edizione in nome della "Curiositą".
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