Programma 2004

Mostra

Fino al 31 dicembre 2004. Dal martedì alla domenica, 9:00-18:00. Lunedì chiuso.
Magazzini del Cotone - modulo2, III piano
Area Porto Antico

Incanto della scienza


Una selezione di 30 immagini presenta per la prima volta in Italia l'opera di Felice Frankel, la fotografa americana ricercatrice del MIT che, coniugando nel proprio lavoro creatività e rigore scientifico, si è posta all’attenzione del mondo artistico internazionale. Felice Frankel si è dedicata a fornire ai ricercatori e agli studenti di materie scientifiche una sorta di vocabolario visuale della scienza, cercando di superare l'antico pregiudizio secondo il quale parole e formule matematiche sono da considerarsi più autorevoli delle immagini e rivalutando appieno l’importanza dell’elemento visivo nell’ambito della divulgazione. «Gli scienziati hanno più rispetto per il testo che per le immagini», sostiene Felice Frankel, cui fa eco Benoit Mandelbrot, il matematico dell'Università di Yale che negli anni 70 esplorò per la prima volta il mondo dei frattali. «In passato – ricorda Mandelbrot – l'idea di usare le immagini nella scienza era considerata piuttosto disdicevole. Un tempo il mondo era molto antivisuale, e le persone con uno spiccato senso delle immagini non godevano di grande considerazione». In netta opposizione a queste teorie, le opere della fotografa vogliono proprio essere una testimonianza di questa straordinaria (e spesso nascosta) bellezza, nonché un modo, nuovo e affascinante, di avvicinare il pubblico all’“universo scienza”.
Realizzate spesso con l’aiuto di un microscopio, apparse sulle copertine e all’interno di riviste autorevoli quali "Nature", "Science", “"ournal of Physical Chemistry" e "Cellular Biology", insignite di numerosi premi e riconoscimenti, le opere di Felice Frankel nascono sempre dall’incontro con ricercatori ed esperti del settore. La fotografa apprende tutto il possibile sul loro lavoro e usa le informazioni ricevute per creare un’immagine che catturi l’essenza della ricerca. Nate dalla convinzione che «ciò che colpisce gli occhi, colpisce la mente», le fotografie di Felice Frankel rendono comprensibili i differenti linguaggi settoriali, trasmettendo in maniera immediata messaggi che altrimenti rischierebbero di essere riservati a una cerchia ristretta di studiosi. Le immagini hanno contemporaneamente un effetto affascinante e spiazzante sull’osservatore comune, in prima istanza incapace di comprendere il senso di ciò che sta guardando. Le foto di Felice Frankel fanno leva proprio sulla curiosità che scaturisce dalla meraviglia prodotta da qualcosa di concettualmente inafferrabile e allo stesso tempo estremamente bello, inducendo lo spettatore a leggere le didascalie, ad approfondire e a documentarsi.
Mossa dall'intento primario di comunicare informazioni di carattere scientifico, Felice Frankel non vuole definire i suoi lavori opere d’arte: «Non mi considero un’artista – afferma – perché un artista ha un punto di vista molto personale e particolare, e comunica quella parte di sé che vuole che il mondo percepisca. Suggerire che l’arte e la scienza siano correlate potrebbe risultare pericoloso. Le immagini scientifiche possono essere molto belle e probabilmente artistiche, ma non sono arte, e l’arte non è scienza».
Guardando le sue fotografie, tuttavia, pare proprio che questi due universi, apparentemente così distanti, abbiano finalmente trovato il loro punto d’'ncontro.

Felice FRANKEL – Fotografa specializzata in immagini scientifiche, è ricercatrice alla School of Science del Massachusetts Institute of Technology e direttrice dell'Envisioning Science (Chronicle Books, San Francisco 1997).

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