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Incontro
Le più grandi esplosioni del cielo I lampi gamma: così simili, così diversi Patrizia Caraveo. Introduce: Walter Riva
Una volta al giorno, in un punto qualsiasi del cielo si registra un lampo abbagliante di raggi gamma, la radiazione più energetica che conosciamo. Un fotone gamma trasporta un'enorme quantità di energia - pari a milioni (o miliardi) di fotoni visibili - e racconta storie dell’universo violento, di mostri celesti, di catastrofi cosmiche. In quattro anni di attività, il satellite Swift ha registrato centinaia di lampi gamma facendo capire agli scienziati che, dietro all’apparente somiglianza, si celano profonde differenze negli oggetti responsabili delle esplosioni. In questi ultimi anni sono state fatte scoperte rivoluzionarie grazie al lavoro di collaborazione tra il satellite italiano BeppoSAX e il satellite NASA Swift. Patrizia Caraveo, coinvolta nel progetto in quanto esperta di astrofisica delle alte energie, illustra la natura dei lampi gamma. Un campo vivacissimo all’astrofisica, dove le scoperte si susseguono a ritmo serrato, in cui si è avuto un importante contributo degli scienziati italiani.
Patrizia Caraveo
Laureata in Fisica all’Università di Milano nel 1977. Dopo un periodo all’estero, è approdata all’Istituto di Fisica Cosmica del CNR di Milano, poi confluito nell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). Dal 2002 è Dirigente di Ricerca. Ha collaborato a diverse missioni spaziali internazionali dedicate all’astrofisica delle alte energie, a cominciare dalla missione europea COS-B. Attualmente è coinvolta nella missione europea Integral, nella missione della NASA Swift e nella missione italiana Agile – tutte in orbita e pienamente operative – oltre che nella missione NASA GLAST, che partirà nel 2008. Il suo campo d’interesse principale è il comportamento delle stelle di neutroni alle diverse lunghezze d’onda. È stata tra i primi a capire il ruolo fondamentale delle stelle di neutroni nell’astrofisica delle alte energie. In anni di sforzi volti all’identificazione della sorgente Geminga, riconosciuta come la prima pulsar senza emissione radio, ha messo a punto una strategia multilunghezze d’onda per l’identificazione delle sorgenti gamma galattiche.'
Walter Riva
Direttore dell'Osservatorio Astronomico del Righi, si occupa da anni di divulgazione dell'astronomia. Ha conseguito il Master in Comunicazione della Scienza della SISSA di Trieste con una tesi sui Planetari e svolge attività di consulenza su di essi. Attualmente scrive di astronomia per le enciclopedie De Agostini, per il Secolo XIX ed è coordinatore editoriale della rivista “Le Stelle”. È autore del libro “Breve storia dell'universo” e collabora con il Festival della Scienza fin dal 2003.'
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Area tematica Le diversità della materia
Da 15 anni
il 26 ottobre, alle 11:30
Aula Polivalente San Salvatore Piazza Sarzano
Ingresso: Biglietti Festival
Prenotazione: consigliata
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