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30 ottobre 2008 Tecnologie e Innovazione all’incontro ISICT: uno sguardo alle neuroscienze
Il quarto incontro annuale dell’ISICT (Istituto Superiore di Studi in Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione), dal titolo Tecnologie e Innovazione, si è svolto mercoledì 29 ottobre presso la sede della Alliance Française, nell’ambito del Festival della Scienza 2008. Sebastiano Serpico, presidente dell’Istituto, e Paolo Corradi, direttore generale di Confindustria Genova, hanno inaugurato l’incontro che ha avuto come momento centrale la lezione di Luciano Fadiga intitolata Le basi neurofisiologiche del processo comunicativo: dalla comunicazione verbale alla comunicazione uomo-macchina. È seguita poi una tavola rotonda con gli interventi di Giulio Sandini, Fabio Benfenati, Carlo Castellano, Maurizio Martelli, Andrea Ronda e Andrea Ranieri. L’incontro si è concluso con la consegna degli attestati ai diplomati ISICT e l'attribuzione delle borse di studio 2008/2009.
«ISICT è un consorzio nato nel 2003», ha spiegato Sebastiano Serpico, «che offre una didattica integrativa a quella universitaria e che ha come punto di forza la stretta collaborazione con le università e le aziende del settore». «È una scommessa vincente, che ha dato in pochi anni risultati insperati», ha aggiunto Paolo Corradi. «Si tratta di un microcosmo che dimostra le ottime potenzialità di funzionamento di una rete: abbiamo l’ambizione di formare giovani ricercatori con una visione ampia e complessiva, non solo tecnologi», ha commentato Maurizio Martelli, presidente della Facoltà di Scienze Matematiche di Genova e del Comitato di Esperti dell’ISICT.
La lezione di Luciano Fadiga - professore ordinario di Fisiologia Umana presso l’Università di Ferrara e ricercatore presso l’Italian Institute of Technology (IIT) di Genova - ha avuto come argomento chiave il funzionamento dei neuroni-specchio, con un riferimento agli ultimi studi sulla possibile applicazione dei processi comunicativi a sistemi artificiali: «in futuro si arriverà a una nuova forma di comunicazione tra cervello e computer».
Perché le neuroscienze sono importanti nello studio della tecnologia? «Perché l’uomo è utilizzatore di tecnologia e perché è lui stesso il modello da cui cercare di estrarre innovazioni», ha risposto Giulio Sandini - direttore di ricerca del Dipartimento di Robotica, Scienze Cognitive e del Cervello all’IIT - facendo particolare riferimento allo studio dei personal robot, macchine a uso personale. Fabio Benfenati - direttore di ricerca del Dipartimento di Neuroscienze e Neurotecnologie presso l’IIT - ha parlato invece del sistema nervoso: «è di complessità estrema e ha una plasticità eccezionale nella trasmissione delle informazioni, che gli permette di cambiare struttura in base all’esperienza».
Con l’intervento di Carlo Castellano - presidente di Esaote e Dixet Genova – si è quindi tornati sul tema della connessione tra università, centri di ricerca e aziende. Castellano ha parlato del progetto Leonardo, di prossima costruzione sulla spianata di Erzelli: «si tratta di un parco scientifico e tecnologico in cui mettere in comune le esperienze e le differenze degli studi». «In questa direzione si sta muovendo anche la Regione», ha aggiunto Andrea Rando, dirigente del Servizio Università Ricerca e Innovazione della Regione Liguria, «con lo stanziamento di un significativo contributo per mettere a sistema le eccezionalità del nostro territorio».
Ha concluso la discussione Andrea Ranieri - assessore allo Sviluppo e all’Innovazione del Comune di Genova - insistendo sulla necessità che l’innovazione e la tecnologia non perdano l’obiettivo primario di essere al servizio delle persone: «bisogna puntare su percorsi di innovazione più mirati e che siano in stretto rapporto con il sistema economico e sociale».
Genova, 30 ottobre 2008
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