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26 ottobre 2008 I giovani scienziati di Lugano trionfano al Wonders EUSCEA Science Festival Va alla Svizzera il primo premio di W\E\S\08 – Wonders EUSCEA Science Festival, la rassegna ospitata dal Festival della Scienza che ha messo in mostra i più interessanti progetti internazionali realizzati da istituti e ricercatori europei. A conquistare i visitatori è stato l’esperimento Do Not Want, Touch!, un percorso alla scoperta della pelle e delle soglie di dolore sviluppato dai giovani ricercatori dell’Università di Lugano. Secondo posto per gli sloveni dell’istituto Jozef Stefan di Ljubljana con From -196°C to +2200°C, terzi i lussemburghesi del Museo Nazionale di Storia Naturale di Città del Lussemburgo con Squirmy Experiments Useful an Useless Chemistry. W\E\S\08 ha permesso al pubblico di provare in prima persona, il 24 e il 25 ottobre alle Cisterne di Palazzo Ducale di Genova, le geniali invenzioni dei partecipanti: stendersi su un letto di chiodi (ben 990!) come un fachiro o preparare un gustoso gelato con l’azoto liquido; capire perché la stessa ortensia dà fiori blu se viene piantata in un terreno e fiori rosa se viene piantata in un altro; “suonare” una pentola di rame e far zampillare l’acqua al suo interno semplicemente sfiorandone i manici o dare fuoco a una banconota e scoprire che per non farla bruciare è sufficiente immergerla in una soluzione di acqua e alcol al 50%. Curato dalla European Science Events Association e dall’Associazione Festival della Scienza, prosecuzione naturale di Wonders 2006 e 2007, W\E\S\ 08 ha ospitato progetti realizzati in sedici paesi diversi: Belgio, Estonia, Francia, Grecia, Irlanda, Israele, Italia, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Serbia, Spagna, Slovenia, Svizzera, Ucraina e Ungheria. Gli esperimenti hanno utilizzato macchine complesse (il theremin, insolito strumento musicale di natura elettromagnetica che emette suoni reagendo al movimento delle mani del suonatore, portato a Genova da Psiquadro e NiPS lab del Dipartimento di Fisica di Perugia), oggetti di tutti i giorni («Pensiamo che sia importante far capire ai bambini che la fisica è intorno a loro sempre, non è qualcosa di astratto», hanno spiegato allo stand dell’OIC Science Centre Pembroke di Malta, che si occupa di divulgazione scientifica a ragazzi dai 5 agli 11 anni), a volte addirittura oggetti riciclati (una macchinina a retrocarica con vasetti di yogurt come ruote e una bottiglia di plastica per carrozzeria, presentata dal Segretariato Generale per la Ricerca e la Tecnologia del Ministero dello Sviluppo greco). A volte sotto forma di giochi di magia (il “fuoco freddo” dello stand del Museo Night di Belgrado), a volte quasi d’azzardo (i giochi con i dadi “non transitivi” del Bloomfeld Science Museum di Gerusalemme), coinvolgenti il pubblico come attore principale (la piramide umana che sfrutta le leggi della statica del Palace of Miracles di Budapest) o come oggetto di indagine scientifica (la Norwegian Science Week di Oslo ha evidenziato le diverse zone di calore del corpo attraverso una lampada a infrarossi), gli esperimenti e le esperienze spettacolari di W\E\S\08 hanno trasformato i visitatori del Festival in veri e propri protagonisti. Anche al momento di eleggere lo stand migliore. E’ stato infatti proprio il pubblico a indicare su una scheda l’esperimento che li ha fatti divertire di più e quello che è risultato più istruttivo, decretando così la graduatoria finale. L’appuntamento con W\E\S\09 è a Perugia, all’interno del Perugia Science Festival, in programma dal 7 al 17 maggio 2009. Genova, 25 ottobre 2008 > indietro > scarica doc |
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