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Conferenza

il 25 ottobre, alle 16:00

Palazzo Ducale, Sala del Minor Consiglio
P.zza Matteotti

EstEtica del caos
Nelle pieghe dei mondi possibili
Philippe Daverio, Giulio Giorello, Stefano Moriggi

Da 15 anni

Arte e scienza sembrano due concetti apparentemente in opposizione, ma entrambi hanno come oggetto della loro indagine l’universo. Anche lo scienziato si serve di termini come bellezza ed eleganza: l’estetica appare dunque un valore in qualche modo decisivo anche nel processo scientifico e non soltanto in quello artistico. A un occhio attento i comportamenti dell'artista e del ricercatore hanno molte cose in comune: ad esempio l’artista descrive universi possibili in uno spazio ricco di curve e superfici, una prospettiva pittorica per "raccontare il libro del Mondo”.
La conferenza è collegata alla mostra "EstEtica del caos"

Philippe Daverio
Nato a Mulhouse, in Alsazia, è specializzato in arte italiana del XX secolo (futurismo, metafisica, novecento, scuola romana). Opinionista per "Panorama", "Liberal" e "Vogue", consulente per la casa editrice Skira, si è sempre definito uno storico dell'arte. Così infatti lo ha scoperto il pubblico televisivo: nel 1999 come inviato speciale della trasmissione di Raitre "Art'è" e nel 2000 come conduttore del programma "Art.tu", sempre per Raitre. Assessore a Milano dal 1993 al 1997, si è occupato del rilancio di Palazzo Reale a Milano, del suo restauro e del riposizionamento del sistema museale nell'insieme del patrimonio civico. Ha promosso e seguito alcuni lavori pubblici significativi (completamento del Piccolo Teatro, del Teatro dell'Arte in Triennale, progetto Ansaldo, progetto Palazzo Reale, Teatro della Bicocca degli Arcimboldi). Attualmente si occupa di strategia e organizzazione nei sistemi culturali pubblici e privati.

Giulio Giorello
Nato a Milano nel 1945, è Professore ordinario di Filosofia della Scienza presso l'Università di Milano. Dalle prime ricerche in filosofia e storia della matematica, i suoi interessi si sono ampliati verso le tematiche del cambiamento scientifico e delle relazioni tra scienza, etica e politica. Principali monografie: “Parabole e catastrofi, intervista a René Thom” in collaborazione con Simona Morini (Il Saggiatore, 1981), “Lo spettro e il libertino. Teologia, matematica e libero pensiero” in collaborazione con Ludovico Geymonat (Mondadori, 1985), "Le ragioni della scienza" (Laterza, 1986), “Prometeo, Ulisse, Gilgamesh. Figure del Mito” (Cortina, 2004), “Di nessuna Chiesa” (Cortina, 2005). Ha pubblicato inoltre “Introduzione alla filosofia della scienza” (Bompiani, 1994), “Filosofia della scienza del XX secolo” (Laterza, 1995).

Stefano Moriggi
Insegna Metodologia della ricerca e Metodologia delle scienze sociali all’Università di Parma ed è ricercatore presso l’Università degli Studi di Milano. È consulente scientifico per il Piccolo Teatro di Milano e collabora con il Corriere della Sera. Ha pubblicato diversi saggi e articoli sulla storia e filosofia della conoscenza scientifica, teoria delle decisioni razionali e modelli di ricerca e comprensione nelle scienze sociali. Recentemente (2006) ha curato l’edizione italiana del volume "Finito o Infinito? Misteri e limiti dell’Universo".

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